di Stefano Meo

    ( foto: USLecce -Anza e Marco Lezzi)

Il Lecce spreca, il Napoli capitalizza, ringrazia, e porta a casa tre punti (0-1 il finale) allungando a sei vittorie consecutive la serie positiva al Via del Mare. I giallorossi hanno disputato forse la migliore partita della stagione ma sono stati penalizzati da errori grossolani come il calcio di rigore sbagliato da Camarda al 52’ sul risultato di 0-0. E in serie A quando sbagli vieni punito. Ci ha infatti pensato Anguissa, di testa (69’) su punizione battuta da Neres a confezionare il gol partita che consente al Napoli di isolarsi alla testa della classifica sia pure momentaneamente.

Eppure i giallorossi avevano preparato bene la partita. La prima novità è il nuovo modulo con quattro difensori – Viega, Gaspar, Thiago Gabriel, Gallo – due mediani – Ramadani e Berisha – tre centrocampisti – Pierotti, Coulibaly, Banda – ed un unico attaccante di ruolo, Camarda preferito a Stulic. Parte bene il Lecce costringendo il Napoli ad arretrare il baricentro. Squadra compatta, concentrata e determinata. Di fronte un Napoli rimaneggiato che ha lasciato in panchina almeno quattro titolari. La partita è bella con continui capovolgimenti di fronte, il Napoli mette sul piatto la sua superiorità tecnica ma è del Lecce il primo acuto con Berisha (26’) che da ottima posizione riceve un pallone invitante. L’albanese perde però un tempo di gioco nello stoppare il pallone poi calcia male e a lato. Il Napoli reagisce al 35’ con Olivera che si ritrova a tu per tu con Falcone in posizione defilata: tiro e parata col corpo del numero uno giallorosso.

Nella ripresa i botti arrivano dopo appena 6’ di gioco. Una mischia in area partenopea registra un fallo di mano di Juan Jesus e dopo un lunga disamina VAR arriva il penalty. Sul dischetto si posiziona Camarda che calcia un tiro lento e centrale facile preda di Milinkovi-Savic. Probabilmente una responsabilità del genere, in una partita così importante, avrebbe dovuto prendersela un giocatore più esperto ma così non è stato. Camarda è stato sostituito tra le lacrime più tardi (70’) ma ha da recriminare chi lo ha gravato di troppa responsabilità.

Gol sbagliato, gol subito. Il Napoli mette allora in campo i grossi calibri, McTominay, Spinazzola, Hojlund, Peres e il gol arriva al 69’ con un colpo di testa di Anguissa in mischia. I giallorossi hanno il merito di un finale di partita generoso e caparbio che tuttavia non basterà a mutare le sorti dell’incontro.

Non meritavamo questa sconfitta – ha tuonato Eusebio Di Francesco nel dopo gara – mi girano veramente le scatole perché Camarda era uno dei due rigoristi ma quando manca un po’ di cinismo la port diventa piccola piccola specie quando hai davanti uno come Milinkovic-Salic. Putroppo abbiamo pagato questa inesperienza ma sta crescendo e diventerà un giocatore importante. Questa sconfitta ci lascia una grande amarezza”.

Antonio Conte ha brindato la quota di 250 partite in serie A con un successo: “Sapevo che non sarebbe stata una partita semplice. Giocare dopo una partita che ci ha portato via energie fisiche e nervose non era facile, il Lecce è una squadra organizzata, mi auguro rimanga sempre in serie A, sono leccese purosangue, tifo Lecce, e le radici saranno sempre quelle di un leccese, non me le toglierà niente e nessuno”.

 

LECCE (4-2-3-1): Falcone, Gaspar, Berisha (77’ Pierret), Veiga, Banda (65’ N’Dri), Ramadani, Camarda (70’ Stulic), Gallo, Coulibaly (77’ Maleh), Tiago Gabriel, Pierotti (46 Morente). A disposizione: Früchtl, Samooja, Ndaba, Siebert, Sala, Helgason, Kouassi, Kaba, Kovac. Allenatore: Eusebio Di Francesco

 

NAPOLI (4-3-3): Milinković-Savić, Buongiorno, Juan Jesus, Gilmour, Olivera (61’ Spinazzola), Elmas (85’ Gutiérrez), Politano (61’ McTominay), Di Lorenzo, Lucca (61’ Hojlund), Lang (48t Neres), Anguissa. A disposizione: Contini, Ferrante, Rrahmani, Vergara, Mazzocchi, Beukema, Marianucci, Ambrosino. Allenatore: Antonio Conte

 

Rete: 70’ Anguissa

 

Arbitro: Collu sez. di Cagliari (Rossi/Cavallina)